venerdì 5 giugno 2015

Economia nel 1955


Nel periodo che va approssimativamente dalla metà degli anni '50 al 1963, l'Italia visse quello che prese il nome di "boom economico": il Paese, devastato dalla seconda guerra mondiale, si riprese e divenne uno dei sette più industrializzati del mondo; tra questi vi erano le potenze USA e Russia. Invece, Paesi sconfitti come la Germania, attraversavano quella fase di crisi e di recupero economico

  


 

Italia 1955
COSTO DELLA VITA:
Stipendio di un operaio, circa £ 40.000;
Costo del giornale, £ 25;
Biglietto del Tram, £ 25;
Pane, £ 150 al kg;
Vino, £ 120 al litro;
Benzina, £ 138 al litro;
Costo di un'auto, circa £ 600.000;
Costo di un televisore, circa £ 160.000.

Uno sguardo alla politica europea

Nel 1955 si stimava la fine del secondo conflitto mondiale quasi un ricordo sempre più lontano. Tra gli accadimenti più importanti di quest'anno:



- René Mayer viene eletto presidente dell'Alta autorità della CECA.





- Il Saarland respinge il proprio statuto di autonomia e decide di ricongiungersi alla Germania.
    

- Il Consiglio d'Europa adotta il proprio emblema, una bandiera blu con 12 stelle giallo-oro.
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Civiltà delle macchine

sabato 1° Gennaio 1955, Roma.

Il pittore italiano Mimmo Rotella  nel primo dell'anno 1955 pubblicò il suo manifesto "Civiltà delle macchine".
Tra tutti gli altri manifesti, anche questo era un'anteprima della sua arte, caratterizzata da figure astratto-geometriche e colorazioni vive



giovedì 4 giugno 2015

Marcellino pane e vino


giovedì 24 febbraio 1955, Spagna.

Nel mondo dello spettacolo, uno dei film che ebbe più successo nel 1955 fu Marcellino pane e vino (11 milioni di Italiani lo videro nel 1955).

     

Si tratta di una storia insieme comica e commuovente, che sprigiona una forza intimo-espressiva fuori dal comune; il film spagnolo contribuì alla definizione permanente di classico popolare.



giovedì 28 maggio 2015

Brevetto dell'anno 1955

lunedì 15 Agosto 1955, Schio.

In questa data, fu rilasciato a Edo Simonato il brevetto di motoalpinista. La zona interessata è italiana e riguarda le regioni del Veneto e del Trentino,  in particolare il Pasubio.

Brevetto 1955 - Edo Simonato.jpg


L'attività coinvolgeva molte persone già dal 1934, come mostra il seguente video, tributo ai primi raduni motoalpinistici del Pasubio

venerdì 22 maggio 2015

Metello, il libro dell'anno

Roma, 1955.

Metello è un romanzo storico (prima parte di una trilogia) di Vasco Pratolini, scritto nel 1952 ma pubblicato nel 1955. Il tema fondamentale del libro è la politica: in particolare si fa riferimento alla nascita dei sindacati ed alle prime forme di sciopero, inteso come rivendicazione dei diritti degli operai


Vasco Pratolini


In secondo piano, leggendo l'articolata trama, ci si rende conto del rischio a cui erano esposti i manovali impegnati nella muratura. Negli ultimi anni dell' '800 (in cui è ambientato il romanzo) la costruzione di murature progrediva, nonostante il difficile periodo che seguiva l'Unità italiana; tuttavia le tecnologie di sicurezza nel settore erano ancora molto arretrate, e lo dimostrano le continue morti di manovali. 

               

Bisognerà aspettare il '900 con l'introduzione di nuove macchine in grado di aiutare l'uomo, salvaguardando la sua vita e riducendo i suoi sforzi, nella costruzione di opere edili (scavatori, gru, ponteggi moderni...).

mercoledì 13 maggio 2015

Il "milazzismo", un po' di politica..

Sicilia, 1955-60.

Nella seconda metà degli anni 50, l'Italia viveva una fase di instabilità politica che, tuttavia, tracciò la strada verso il miracolo economico: è proprio durante queste trasformazioni che la "questione siciliana" conquistò via via il centro della scena. 
Grazie alla scoperta del petrolio infatti l'isola divenne un laboratorio per le politiche industriali e un terreno avanzato di scontro sulle vie dello sviluppo meridionale. 



La regione siciliana fu contesa tra il miraggio della crescita industriale e una realtà in cui ancora era vittima della povertà e dell'arretratezza. Le forti tensioni, emerse nel rapporto tra i centri settentrionali e la periferia in questione, sfociarono in un originale caso politico, definito "milazzismo". 
I governi guidati da Silvio Milazzo, un agrario calatino allievo di Don Sturzo, mirarono ad una convergenza anomala tra destra e sinistra che spaccò la DC, relegandola all'opposizione; Milazzo affermava di voler difendere gli interessi dell'isola dalle ingerenze delle segreterie centrali dei partiti e dei monopoli economici settentrionali.




Il milazzismo rappresentò - seppure con le sue contraddizioni e i suoi limiti - il tentativo di tracciare una via di sviluppo regionale, legata alle risorse dell'autonomia speciale, ma lasciò, tuttavia, irrisolti alcuni nodi della storica questione meridionale.